Leon Denis
Riforma Interiore
Leon Denis
Leon Denis l’apostolo filosofico della Dottrina Spiritista: la sua vita, le sue opere:
Léon Denis nacque il 1° gennaio 1846, presso un'umile famiglia di Foug, un villaggio situato nei dintorni di Tours in Francia.
Fin da giovane contribuì alle necessità della famiglia con lavori manuali e sin da piccolo avvertì la presenza di amici invisibili che l'assistevano e invece di partecipare ai giochi della sua età si dedicò ad autoistruirsi lesse numerosi libri, sviluppò la sua intelligenza e diventò un serio e competente auto-didatta.
Durante la sua giornata di lavoro e di studio, aveva poco tempo libero e allo studio si dedicava la sera, sotto la luce di una lanterna.
La possibilità che le cose si potessero sistemare un giorno gli fu indicata da un libro dal titolo insolito: Il libro degli spiriti di Allan Kardec. Un incontro provvidenziale. I suoi personali commenti furono: "Ho trovato in questo libro una soluzione chiara, completa e logica ai problemi cosmici. Le mie convinzioni son devenute forti e ben fondate. Le teorie spiritiste chiariscono i miei dubbi e svegliano la mia indifferenza".
Dopo aver condotto alcuni esperimenti con gli amici, iniziò a cercare prove, fatti precisi. E aggiunse queste parole che i veri spiritisti apprezzeranno: "Sembra, infatti, che l'invisibile voglia metterci alla prova, misurare il nostro grado di perseveranza, esigere una certa maturità d'animo prima di rivelarci i suoi segreti”.
Nel 1867, quando era già immerso nel suo lavoro e nella sua ricerca, ebbe l’opportunità di conoscere Allan Kardec, evento molto importante nella sua vita. Kardec era andato a trascorrere qualche giorno con gli amici, e tutti gli spiritisti di Tourangeaux vollero andare a salutarlo. Denis avrà l’occasione di vederlo per altre due volte, nella sua casa di rue Sainte Anne a Parigi, poi a Bonneval. Fu dopo la visita del Maestro, nel gruppo di rue du Cygne fondato a Tours, che Denis divenne il segretario.
Il dottor Aguzoly, i signori Rebondin, Page, i fratelli Huault erano i membri principali.
Anche qui, i fenomeni erano piuttosto mediocri. I messaggi ottenuti per iscritto, e le manifestazioni fisiche, erano più una questione di animismo che di intervento da parte degli "spiriti". Gli fu anche riferito che le persone degli altri circoli erano sottoposte ad ossessioni piuttosto gravi. "Da questo ho imparato", aggiunse, "quanto sia pericoloso indulgere in esperimenti spiritisti senza preparazione, senza protezione efficace, e questi esempi mi hanno reso cauto in tali questioni".
Le belle sessioni di Le rue de la Cygne continuarono ogni settimana fino al 1877. Infatti, dopo quindici anni di attività come oratore nella Loggia massonica dei Demofili, si dimise per la soppressione delle dichiarazioni spiritualiste della costituzione dell'Ordine, per non voler cedere alla corrente materialista e atea che stava allora penetrando nella Massoneria.
Nel 1880, alla creazione della Lega d'Istruzione di Jean Macé, divenne un ardente e stimolante propagatore. Fondò diversi circoli e biblioteche popolari e inaugurò l'era delle conferenze pubbliche.
Il 31 marzo 1881, gli fu chiesto di pronunciare il tradizionale omaggio presso la tomba di Allan Kardec nel cimitero di Père Lachaise.
L'anno 1882 segnò l'inizio del suo apostolato. Durante questa dolorosa transizione che il destino gli impose, si ritirò in sé stesso per misurare meglio le sue forze in vista delle tappe difficili che dovette attraversare.
Il 2 novembre, il giorno dei morti, dello stesso anno avvenne un evento importante per la sua vita. Colui che fu la sua guida spirituale per mezzo secolo, Jerome De Prague, comunicò con lui per la prima volta durante una sessione di un gruppo di operai, in un sobborgo di Le Mans, dove Léon era di passaggio. Nel marzo successivo, Jerome gli assicurò un'assistenza che non gli fu negata per un solo giorno: "Vai, figlio mio, sul sentiero aperto davanti a te, io camminerò dietro a te per sostenerti".
Nel dicembre 1882 partecipò ai lavori del congresso come incaricato alla registrazione della fondazione della Società di Studi Spiritisti.
Nel 1885, ne “Il perché della vita”, diceva: "È a voi, fratelli e sorelle dell'umanità, a tutti voi che si è inflitto il peso della vita, a voi che le aspre lotte, le preoccupazioni, le prove hanno travolto, che dedico queste pagine".
Nel 1889, durante il Congresso Spiritista Internazionale, in cui si riunirono le principali scuole spiritiste: Kardecisti, Svedesi, Teosofi, Cabalisti e i Crocerosi, il giovane maestro apparve per la prima volta come il più sicuro sostenitore della tesi kardecista. Fu presidente del comitato di propaganda.
Alla fine del 1890, Léon Denis ebbe come scrittore un inizio magnifico; la sua prima opera che lo ha immortalato fu “Dopo la morte”. (Après la mort).
Dal 1889 in poi, iniziarono grandi conferenze.
Nel 1893 seguì una serie di conferenze in Belgio.
Nello stesso anno, a Lione, sviluppò il tema delle credenze e delle negazioni del suo tempo: “Lo Spiritismo prima della ragione”.
All'inizio del 1895 gli fu chiesto di parlare di spiritismo davanti a un pubblico di minatori. Per la prima volta affrontò “Lo Spiritismo sociale”. Denis era vicino a queste masse minerarie, frustrate ma non prive di solide qualità.
Tra il 1895 e il 1896, si dedicò a varie conferenze:
- Il problema del destino.
- L’idea di Dio.
- Il miracolo di Giovanna D’Arco.
Nel 1903, il suo argomento preferito fu Giovanna D’Arco.
Nell'agosto del 1898 fu pubblicato il libro “Cristianesimo e Spiritismo”, in cui Denis si propose di raccogliere le confutazioni degli argomenti del clero contro lo spiritismo, l'ultima edizione del 1920 contiene un indice per facilitare la ricerca degli elementi che contiene.
Al congresso del 16 settembre 1900 a Parigi, Léon Denis fu nominato presidente effettivo. Alla sessione di apertura, espresse la sua fiducia nel destino dello Spiritualismo moderno, ponendosi domande su quale potesse essere il significato dello Spiritismo e quale l'azione di esso sul pensiero.
Da quel congresso del 1900, Leon Denis ne uscì ancora più rafforzato, con la corona di Maestro sulla fronte. In quel momento di intensa attività, il compito del docente raddoppiò rispetto a quello dello scrittore.
Nel 1903 pubblicò “Nell’Invisibile, spiritismo e medianità”, un'opera di 500 pagine. Una domanda richiese poi tutta la sua attenzione, quella della medianità. Dopo la pubblicazione del Libro dei medium di Allan Kardec, nessuno aveva pubblicato un lavoro che descrivesse i risultati di tale ricerca.
E sempre nel 1905, si occupò della stesura del libro “Il problema dell’essere e del destino”.
Nel 1912 scrisse il libro: Giovanna D’Arco Medium.
Il 17 maggio tenne uno dei suoi discorsi più notevoli, dove l'apostolo dello Spiritismo in un linguaggio superbo condusse il pubblico alle più alte vette del pensiero umano.
Poco dopo pubblicò "Il Grande Enigma"; "Dio e l'Universo", seguito da "La legge circolare", "Le età della vita" e "La missione del XX secolo".
All'inizio del 1913 si ammalò gravemente. Fortunatamente, riuscì a guarire da una prima polmonite con un trattamento energetico magnetico (Trattamento con l’imposizione delle mani).
Il Terzo Congresso Spiritista Internazionale del 1925 si avvicinava. Jean Meyer chiese a Denis di accettare la presidenza. La sua età avanzata e le sue infermità lo portarono a rifiutare. Ma lo spirito di Jerome e quello di Allan Kardec lo spinsero ad andare a Parigi e si rimise al lavoro.
Il congresso riunì i rappresentanti di 24 nazioni; circa sessanta giornali riferirono delle sue sessioni. "Fu uno spettacolo impressionante", disse il Maestro, "vedere riuniti uomini di tutte le razze”.
Leon Denis, all'età di 80 anni, iniziò la stesura de “Il Genio Celtico”, la sua ultima opera.
Leon Denis, passò a miglior vita all’età di 81 anni il 12 aprile del 1927. Il suo funerale fu semplice e venne sepolto a Tours nel cimitero di La Salle, in Francia il 16 aprile.
“Tutta la vita di Léon Denis è nei suoi scritti, è un tutt'uno con essi, è impossibile separarlo da essi.
È stato il più grande scrittore spiritualista francese.
Nessuno ha scritto con un linguaggio così facile, semplice, puro e fiammante, con un’eloquenza così naturalmente persuasiva e radiosa.
La sua erudizione era reale e profonda. Dalla lettura risulta evidente che è stato a stretto contatto con grandi pensatori, scrittori, filosofi e studiosi”.
- Il perché della vita
- Spiriti e medium
- Giovanna
- Sintesi dottrinale e pratica dello Spiritualismo
- Dopo la morte
- Cristianesimo e Spiritismo
- Nell’Invisibile, spiritismo e medianità
- Giovanna D’Arco Medium
- Il Genio Celtico
Per approfondire la storia completa di Leon Denis, vi in vitiamo a leggere il libro a lui dedicato:
Leon Denis – Biografia e storia dell’apostolo filosofico della dottrina spiritista.
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